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venerdì 15 ottobre 2010

Deformazione leghistica

Ancora con la questione degli italiani transfrontalieri in Svizzera. In questo post ci chiedevamo cosa avrebbe detto la Lega a riguardo, visto che i discriminati ora sono proprio i padani, qui Pippo Civati commenta la risposta leghista, in onore della quale inauguriamo il nuovo tag deformazione leghistica.
Perché è davvero ora di mettere in risalto che l'ideologia leghista, che tanto spopola qui al Nord, è insieme deformazione, nel senso di contraddizione e distorsione della realtà, e de-formazione, nel senso di mistificazione e disinformazione, che magari la pancia non coglie, ma il cervello sì.
Per essere tutti un po' meno trogloditi.


Per la serie: se il leghista dà del razzista al ticinese. In Regione Lombardia, la Lega chiede l'istituzione di una commissione speciale d'inchiesta circa «i recenti fatti che hanno coinvolto i frontalieri lombardi in Canton Ticino (Svizzera)». I leghisti sono arrabbiati per la campagna anti-frontalieri, i quali raffigurati come «topi italiani» (per i leghisti due insulti in un colpo solo) andrebbero derattizzati. E non si fa. Mentre dire foeura di ball si può, al di qua delle Alpi, sotto il sole padano. Borghezio non abita più qui: dare un cacio agli italiani non è come dare un calcio agli stranieri. Giusto. La motivazione è ancora più gustosa: «Senza entrare nel merito delle modalità e dei contenuti di tale campagna denigratoria, occorre evidenziare che questi episodi attengono a circa 45.000 frontalieri lombardi e non è da sottovalutare anche il profilo prettamente economico dei ristorni fiscali, pari a 56 milioni di franchi ovvero 44 milioni di euro». A prescindere dalla questione specifica dei ristorni, ci si chiede perché il mitico dato economico non sia mai richiamato quando si tratta degli stranieri residenti in Italia... Ma si sa, gli svizzeri sono razzisti, i padani sono solo padani.

martedì 28 settembre 2010

Sono Padani Questi Ratti

Non lo dico io ma i ticinesi. Pare che gli svizzeri del canton Ticino abbiano indetto una sorta di guerra santa contro gli immigrati italiani che loro, con il loro aplomb elvetico, chiamano "transfrontalieri": gente becera che varca il confine solo dalle 9 alle 5 e arraffa i lauti stipendi svizzeri rubando il lavoro ai ticinesi. E gli immigrati di cui si lamentano altri non sono che i milanesi, i varesini, i comaschi. Ossia i più leghisti dei padani. Bossi che dice, ora che è meridionale anche lui?

venerdì 12 marzo 2010

Circolo vizioso

Non sono d'accordo con la decisione della Cassazione di far prevalere la tutela delle frontiere sulla tutela del diritto allo studio dei bambini (oddio, non che l'abbiano deciso loro, però...).

In particolare poi sono allibito dalle dichiarazioni di alcuni esponenti della destra, che plaudono alla decisione, come il sindaco di Novara, Massimo Giordano -neanche bisogno di dirlo- leghista (e vicinissimo a Cota, ma dai):

"Se un uomo non può mandare suo figlio a scuola, non può avere le cure sanitarie gratis, e sottolineo gratis, per la famiglia, non ha ogni giorno la pagnotta garantita dalla Caritas finisce per tornarsene a casa sua".

Scusa?

I leghisti credono, non so se più da ingenui o da crudeli egoisti, che portando ai limiti dell'estremo le condizioni di vita degli immigrati, questi finiranno per tornare volontariamente nei loro paesi. Ma la realtà, cari Giordano, cari Cota, cari leghisti intolleranti, è che tutte queste misure continuano solamente a spingerli verso l'illegalità più profonda, costringendoli a vivere da fantasmi e aumentando la criminalità.

Criminalità di cui si nutre la Lega per aumentare il consenso popolare.
Fine del ragionamento.

sabato 27 febbraio 2010

Elezioni regionali Piemonte 2010, andamento candidati e partiti

Come si vede dal grafico, da appaiati che erano nel mese di gennaio, la Bresso ha poi superato Cota, seppur di pochissimo, nel mese di febbraio. Per quanto riguarda i partiti, il PDL conduce la partita per il primo partito della regione sul PD, Lega stabile al terzo posto, per il quarto l'IDV conduce sull'UDC.

venerdì 19 febbraio 2010

Elezioni regionali 2010, previsione per il Piemonte

PIEMONTE
Da una previsione di GPG che si trova qui:

LISTE

Oggi le liste di CENTRO DESTRA viaggiano attorno al 50%, in crescita di mezzo punto percentuale rispetto ad una settimana fa, ed in linea con le Europee, avanti di circa 2-3 punti su quelle di CENTRO SINISTRA.

Il POPOLO DELLA LIBERTA' viaggia attorno al 27% (circa 5 punti sotto le Europee), la LEGA NORD e’ molto vicina al 20% (+4%), il PARTITO DEMOCRATICO si attesta sui valori delle europee attorno al 24-25%, l’IDV e’ al 6-7% (-2%); l’UDC in questa fase perde consensi e dovrebbe attestarsi al 5-6%.



CANDIDATI

Resta l’Incertezza assoluta, trascurabile ed attorno al punto percentuale il vantaggio di Cota (CDX) che si attesta su 49-49,5% su Bresso (CSX+UDC) che e’ sul 48-48,5%. Importante capire se Bono e Rabellino riusciranno a raccogliere le firme, la defezione di uno dei due darebbe un vantaggio a Cota o alla Bresso.



PREVISIONE GPG

AD OGGI SI CONFIGURA COME LA SFIDA PIU’ APPASSIONANTE ED INCERTA!

Nelle ultime 2-3 settimane si e’ passato da un pareggio assoluto, ad un vantaggio di qualche decimale per Cota (CDX), ed un paio di punti sulle liste. Decisiva risulterà la capacità per entrambi gli schieramenti di motivare il proprio elettorato e far passare i mal di pancia (ai pidiellini moderati e finiani per Cota, ai cattolici di Casini piu’ conservatori in casa Bresso).

In virtu’ del fatto che tra gli indecisi la Bresso ha qualche chance in piu’ di raccogliere voti, la regione e’ TOSS UP ASSOLUTO….PREMATURO SBILANCIARSI!

(mi riservo di formulare tale previsione a valle della presentazione delle liste)

martedì 12 gennaio 2010

Regionali Piemonte 2010: chi è Roberto Cota


Nato il 13 Luglio 1968 (41 anni) a Novara, si laurea in giurisprudenza a Milano. E' avvocato penalista.

Per quanto riguarda la vita politica, vediamo gli incarichi che ha ricoperto:

1992 - 1993 Segretario comunale Lega Nord

1993 - 1997 Consigliere comunale a Novara (assessore alla cultura dal 1993 al 1997).

1997 - Candidato a Sindaco di Novara per la Lega Nord, clamorosamente sconfitto. La Lega si era infatti presentata con un proprio candidato diverso da quello di Forza Italia. Cota arriva terzo con il 13,1% dei voti e non accede al secondo turno. Alla fine, nonostante il Sindaco uscente fosse un leghista, al ballottaggio prevale il candidato dell'Ulivo. Cota diventò comunque capogruppo della Lega in consiglio comunale.

1999 - 2000 Segretario provinciale

2000 - 2005 Consigliere regionale, segretario regionale; Presidente del consiglio regionale sotto l'amministrazione Ghigo

2005 - 2006 Sottosegretario alle attività produttive del Governo

2006 - 2008 Deputato

2008 - 2010 Capogruppo della Lega Nord alla Camera

Cosa ha fatto alla Camera in questi anni? Ha presentato diverse proposte come primo firmatario, tra cui:

  • l'introduzione di un esame di naturalizzazione per gli stranieri e gli apolidi che richiedono la cittadinanza ( 1592 )
  • l'incentivazione del mercato delle abitazioni, il contrasto dell'evasione fiscale e la tutela degli acquirenti di immobili ( 1752 )
  • la tutela della vita nella fase terminale e in materia di terapie del dolore (1764)
  • il riconoscimento della tradizione giudaico-cristiana quale fondamento civile e spirituale della Repubblica ( 2374 )
  • tutela dell'ordine pubblico e di identificabilità delle persone ( 2769 )
Infine, il sito internet (www.robertocota.com): una grafica ultrasuperata, aggiornato fino a dicembre. Cota ha tuttavia un profilo molto 2.0: è presente su facebook, su flickr e ha un canale persino su Youtube.

martedì 5 gennaio 2010

Regionali Piemonte 2010 Aggiornamento

Con l'arrivo delle feste i sondaggisti sono andati in vacanza, così si può approfittare per tracciare un bilancio delle rilevazioni effettuate nel 2009 (cliccate sulla tabella per vederla a grandezza naturale):



Come si nota, il Piemonte è una regione di destra, il cdx è avanti di 10 punti rispetto al csx. Tuttavia, si sa, in politica i numeri non sono tutto e le variabili sono tante e tali da rendere ogni previsione, per quanto certa, una mera ipotesi tra le tante.

Il confronto sui candidati è sicuramente più ancorato al terreno e al comune sentire della gente rispetto al voto ai partiti. Nel caso piemontese, si vede come il valore aggiunto di Mercedes Bresso nei confronti di Roberto Cota riduca il vantaggio del cdx a soli 4 punti.

L'UDC, l'incognita di queste elezioni regionali, pare sia certo che finisca per appoggiare il csx e la candidatura di Mercedes Bresso. Le rilevazioni dei sondaggisti relative alla sfida Bresso con UDC vs. Cota vedono il vantaggio di quest'ultimo ridursi ulteriormente a solo, in media, mezzo punto.

C'è da notare che tre sondaggisti su quattro danno Cota vincente di misura variabile da 3 a 0,2 punti. La corsa tra i due candidati si prevede comunque al fotofinish, e le incognite in campagna elettorale sono all'ordine del giorno e quindi chissà. Restate sintonizzati.

venerdì 20 novembre 2009

Regionali 2010 Piemonte, sondaggio Piepoli/La Stampa



PIEMONTE, aggiornato al 18/11/2009:


CENTRO DESTRA: 45,5%
- POPOLO DELLA LIBERTA': 31,5%
- LEGA NORD: 14,0%

CENTRO SINISTRA: 41,5%
- PARTITO DEMOCRATICO: 29,5%
- ITALIA DEI VALORI: 7,0%
- COMUNISTI (RC, PDCI): 3,0%
- SINISTRA E LIBERTA' (incl. Verdi): 2,0%

UNIONE DI CENTRO: 5,5%

ALTRI: 7,5%

Considerando che gli "altri" sono al 60% di centrodestra, la situazione rispetto ai sondaggi precedenti è mutata di poco, con il PD che fa un balzo in avanti e la Lega che fa un passetto indietro.






domenica 10 maggio 2009

Una leghista in Lazio

Leghista Leggo queste cose e mi perplimo, non tanto per la questione delle veline o della bellezza in Parlamento, quanto per una questione ancora più terra terra: ma la Lega in Lazio che ci sta a fare?



martedì 24 marzo 2009

Se incontrassi una ronda...


Ronde.sbrega_copertina


 

 

24 mar. - di GioZ. Mi vedo in una città del nord leghista. Camminare lungo una strada. Scorgere qualche metro avanti un gruppo di persone. Le vedo muovere con passo cadenzato. Sembra abbiano una qualche divisa. Nessuna di quelle rassicuranti che conosco. Nonostante la tentazione di cambiare strada non riesco a fermarmi.

 

Adesso distinguo meglio quel gruppo di persone variegato per età, statura, sesso, ma con un'unica espressione in viso. Rallento. Intuisco che trattasi di ronda.

 

Quasi mi fermo. Cerco di ragionare e non riesco a comprendere il mio malessere. Provo qualcosa allo stomaco. Anche le mie gambe segnalano la propria inquietudine.

 

Ad un tratto mi rendo conto di aver paura. Non sono un immigrato, dico a me stesso. Ho la pelle bianca. Se sto zitto nessuno capirà dall'accento che sono siciliano. Le mia auto-rassicurazioni non sono sufficienti.

 

Sono vicinissimi. Il mio battito è aumentato. Cerco di recuperare con un po' di freddezza la ragione. Mi dico di stare calmo e che non ho nulla da temere. Mi adopero nello studio dell'incontro ravvicinato.

Cerco nei miei pochi studi di psicologia di trovare l'atteggiamento giusto per superare la paura e la ronda.

 

Adesso sono proprio vicini, ci incontreremo tra pochi passi. Allora decido che quando ci sfioreremo accennerò ad un sorriso. Ma che sorriso può venirne fuori? Sarà un sorriso accennato, forzato, incapace di velare il mio stato d'animo.

 

Rischio di complicare le cose. Magari qualcuno si accorgerà che sono sudato, impaurito e che li guardo con occhi sospettosi e forse il mio atteggiamento attirerà la loro attenzione. A questo punto mi fermeranno e non potrò salvarmi.

 

Non riuscirò, con il mio carattere emotivo, ad essere convincente, non sarò capace di mantenere la calma.

 

Non riuscirò a nascondere la mia paura. Forse mi conviene girare i tacchi e accelerare il passo. Forse no. Si insospettirebbero, qualcuno griderà “sta scappando” e l'effetto ronda scatterà inesorabilmente e non avrò scampo.

 

Caspita sono tutto sudato. Volevo soltanto fare una passeggiata. Ho deciso torno a casa, nella mia isola, almeno basterà la mia parlata dialettale a salvarmi da eventuale ronde sulla sicurezza. E allora sì sarò al sicuro! GioZ.

 

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"Davvero il senso della sicurezza che questo governo diffonde in realtà è un sentimento di paura verso l'altro." - Peppe

 


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